Grazie all'opportunità offerta dal circuito UCI Cinema Mercoledì 13 Novembre 2013, è stato scelto come giorno di prima visione nazionale di Wolf Children il capolavoro d'animazione firmato Mamoru Hosoda autore conosciuto sicuramente dai più preparati per la ragazza che saltava nel tempo.Ovviamente la sottoscritta non si è lasciata scappare l'invito e in veste di spettatrice, per la prima volta nel circuito high class UCI (visto il prezzo salatissimo del biglietto) ho potuto godere di questo assoluto masterpiece d'animazione.
Mamoru ha fama di essere l'allievo di Miyazaki e sono certa che il "vecchio" non avrà avuto niente da ridire su quest'opera. Punto di forza sicuramente il suo character design, saràpure merito di Yoshiyuki Sadamoto(Evangelion)??!, paesaggi naturali immancabili, musiche struggenti e soavi fanno da apri pista a una trama originale quanto dolce e romantica, non certo dimenticando l'humor che strappa più di un sorriso spontaneo alla platea. Ricapitolando: Wolf Children ha davvero tutti gli ingredienti per essere una pellicola da vedere, collezionare e regalare agli amanti del genere.In una non ben definita città giapponese, una voce fuori campo ci introduce il personaggio di Hana, una diligente studentessa universitaria che come tanti si da a qualche lavoretto part time per mantenersi. Nel corso di una delle lezioni viene attratta irresistibilmente da uno studente seduto in disparte dalla massa, assorto nei suoi appunti e nelle sue note; finita la lezione l'intraprendente ragazza troverà una scusa per attacar bottone con il misterioso ragazzo dai capelli arruffati. Tutto qui? Certo che no! La love story potrà apparire scontata ma di certo ben altre sono le carte giocate dalla sceneggiatura, il protagonista è difatti per metà lupo e per metà uomo quale gene ereditato per generazioni. Ma l'amore è più forte di qualsiasi differenza di genere, i due si innamorano concependo due frugoletti dal nome di Yuki (neve) e Ame (pioggia), il senso filo drammatico della pellicola presto si rivelerà a voi quando il padre viene a mancare tragicamente in un non ben precisato incidente mentre, forse, si trovava a caccia di selvaggina per i piccoli. Ovviamente non è difficile da immaginare come questo evento travolgerà la vita di Hana, rimasta sola a questo punto ad allevare due cuccioli di lupo per metà bambini. La donna è costretta ad abbandonare la sua vita da donna "normale" per concentrarsi alla realizzazione della promessa stipulata con il padre dei bambini: prendersi cura di loro. Decidendo così di abbandonare la città troppo stretta e seguire le orme del padre cresciuto in piena libertà in mezzo alla natura. A poco a poco, Hana metterà su la propria vita di madre vedova ed educatrice nel doppio ruolo di genitore umano e mamma lupo, non avendo paura di studiare molto per donare un'esistenza libera e senza compromessi di scelta, che vi assicuro non è scontata come può sembrare. Ancora una volta la classicità delle animazioni introducono a un'opera sincera e dolce che mette in evidenza valori genuini come la solidarietà, la responsabilità genitoriale, l'amicizia e l'amore in uno scenario paesaggistico e di un sottofondo musicale che non possono che omaggiare il maestro Miyazaki e le sue opere. Wolf Children è magia e semplicità allo stato puro, è l'esaltazione dei buoni sentimenti tra uomini e il riavvicinamento di questo verso la natura in una condizione di parità, libero da ogni sfruttamento; la positività che trasmette ci ricorda che pretendere di vivere in un mondo migliore dipende solo e soltanto da noi attraverso le nostre azioni. Voto 8