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martedì 21 settembre 2010

La solitudine condivisa da due anime tristi.

Arrivo solo adesso a leggere questo libro che nel 2008 con il suo Premio Strega ha incuriosito tutti. Con l'aggravante che una mia amica me ne aveva parlato anche un pò angosciata: Mi definisco pigra,molto pigra nel leggere,così posso dire in tutta tranquillità che il film presentato a Venezia ha scatenato mia sorella alla corsa pazza verso la biblioteca del paese; e così eccomi qui a leggerlo in 3-4 giorni (anche perché volevo evitare che qualcuno di corsa mi portasse a vederlo, e con le trasposizioni non si sa mai come va a finire...).La storia è molto lineare,non ci sono particolari nodi negli avvenimenti,certo, eccetto i salti nel tempo che l'autore ci fa fare nel raccontare le vicende drammatiche che porteranno Alice e Mattia a incontrarsi e a legarsi in un doppio filo d'acciaio,tagliente e freddo.L'amicizia che porta i due protagonisti a unirsi non ha nulla dell'incredibile,è fatta di silenzi rotti dalla tristezza di un' Alice inascoltata e la voce di Mattia che forse è troppo bassa per essere sentita da tutti, forse dalla sua stessa esistenza.Nonostante tutto un flebile filo li lega negli anni,le scelte di ognuno comunque non sono mai totalmente indipendenti dal pensiero dell'altro/a. Alice e Mattia sono due numeri primi vicini ma che non riescono,loro malgrado, a sfiorarsi, sono vicini ma distanti nei modo di esprimere le loro sofferenze.La metafora è comprensibile quanto drammatica e incapace di regalarci un lieto fine...

Il libro è molto scorrevole,nonostante la drammaticità degli eventi trattati. Non sono convinta in un buon prodotto su pellicola, penso che potrebbero risultare noiosi/non facilmente digeribili quei dialoghi mancati, quelle analisi introspettive che contraddistinguono soprattutto Mattia.Insomma vedremo un pò(intanto maledico sempre di più il fatto che per una svista di data è scaduta la mia card cinema 3 >_< ). To be Continued.



2 commenti:

  1. heilà! Grazie la tuo passaggio sul mio blog ho scoperto il tuo
    anch'io voglio leggere questo libro per poi vedere il film solo che in biblioteca non lo avevano.. me lo procurerò diversamente

    PSho risposto al tuo commento sul mio blog ;-)

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  2. Personalmente l'ho trovato un libro tedioso, non so' come mai questo immenso successo di critica e pubblico. Mah possiamo risolvere con un "de gustibus..." :)
    Le trasposizioni effettivamente hanno sempre spaventato anche me.

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