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martedì 24 settembre 2013

[SPOILER] #Dexter dove ci siamo persi? Recensione ultima stagione.

Mi alzo nervosamente dalla sedia, piango, singhiozzo, mi guardo intorno, cerco di non attirare l'attenzione di mia sorella che sta seduta di fianco a me, dandomi le spalle [Lei ancora ignora cosa stia succedendo...] poi decido di sedermi nuovamente, clicco Play e la visione riparte...
Si questo è stato lo stato d'animo che mi ha accompagnato nei primi 20-30 minuti di visione, l'ultima, che riguarda il serial killer più famoso del mondo negli ultimi 10 anni di TV. Dexter Morgan.
Inizio a prendere coscienza di ciò che sta accadendo, decido di andare avanti con la visione, riesco a dare un'interpretazione, suppongo che nonostante la brutta piega di questa ottava stagione, le cose andranno come devono andare, "perché è giusto così" e invece accade l'impensabile, il dramma si trasforma in catastrofe fino a sfociare nel banale; e piano piano vieni assalita dalla voglia di mettere sul tavolo della morte gli sceneggiatori, uno ad uno e farli morire di una morta lenta e sofferta.

- Guida pratica su come rovinare una serie di successo in 6 semplici mosse:

1. I monologhi di Dexter, non esistono più, gli autori ci propinano una maturazione del personaggio che da mostro passa a uomo comune, volendosi creare una famiglia insieme a una ricercata federale, così all'improvviso; minimizzando il problema dell' essere ricercati a vita, o rovinare la vita di un piccolo di 5 anni.
Il personaggio viene banalizzato, assottigliato e la maestosa bravura di Hall, purtroppo, non è sufficiente a minimizzare lo scempio.

2. Ridurre l'FBI e la polizia di Miami (qualora già non ne avessimo avuto la certezza nella serie precedente)
a un branco di stupidi investigatori appena usciti dall'Università, roba che l'ispettore Gadget a confronto sembrerebbe Kojak.

3. Prendere un villain psicopatico a caso, farci credere che sia un genio del male (e della chirurgia) e rincretinirlo nelle ultime due puntate, tanto da farsi beccare a distanza di poche ore nello stesso identico modo.

4. Generare personaggi #nosense leggi figlia di Masuka; la Detective nera antagonista professionale di Joey;
Zach Hamilton (nella misura in cui ci fanno credere di essere l'erede spirituale di Dexter) e di ridurlo a un coglioncello in preda a tempeste ormonali.

5. Ahimè la mia amata Debra e la sua caduta di stile in poche puntate, ricalca perfettamente il DSM voce Disturbo Schizzo-affettivo nei confronti del fratello. Passando, dal voler uccidere Dexter, bevendosi e fumandosi di tutto a donna moralmente integra tanto da poter esser re-integrata come Tenente presso "la prestigiosa" Miami Metro Police Station.

6. Passare dal thriller a una comedy senza avvertire lo spettatore fedele da 8 anni. Almeno avremmo avuto l'opportunità di terminare questo capolavoro alla fine della 4°stagione con la morte di Rita, guardando
coscienziosi alla conclusione epica di un capolavoro televisivo.

Questo è quello che è accaduto, dalla settima stagione a oggi. Poche idee e tante papere hanno,decisamente e senza mezzi termini, rovinato la costruzione di un personaggio incredibile. Il Dark Passenger che per anni è stato motivo di ammirazione per molti,  magari qualcuno si è pure rivisto (ridotto ai minimi termini).
La Show Time parla di record di ascolti, oltre 6 milioni di persone erano davanti alla TV,speranzosi come noi poveri fans italiani di vedere quello che ci aspettavamo da anni: la morte di Dexter.
Risulta insensato non aver scritto di Dexter che si  lancia dalla sua barca subito dopo aver gettato il cadavere di Debra avvolto in un lenzuolo bianco (particolare che ho apprezzato se lo contrapponiamo ai sacchi neri e torbidi del male). Risulta stucchevole pensare che una persona come lui debba ancora vivere, quasi come un contrappasso perpetuo: Tu che hai privato la vita a molti sconterai la tua lontano da tutti gli affetti rimasti. Risulta di cattivo gusto rovinare la vita di Harrison, lasciandolo nelle mani di una donna di cui non sappiamo nulla, se non quella di aver ammazzato ogni suo partner (compreso un russo miliardario di cui nessuno si cura, una volta sparito) e spianando la strada a crolli psicologici futuri dello stesso (immaginatevi un attimo sto bambino nell'età adolescenziale che inizia ad apprendere chi era suo padre, cosa ha fatto alla zia e come è morta la madre...).

Potrei andare avanti, ma ogni mio esempio non farebbe altro che certificare l'annientamento artistico di Dexter persona. Per cui concludo dando voce alla parte più sentimentale,come una canzone d'amore, concludo con i ricordi più belli di questo capolavoro televisivo, davvero magnifico Michael C. Hall.  La sua interpretazione, il suo modo di guardare le vittime, lo rendono insostituibile; nessuno avrebbe fatto di meglio. Il rapporto Debra / Dexter, un duo simbiotico, il loro amore che si manifesta e concretizza nell'ultimo drammatico atto.
I quotes delle prime stagioni, il Dark Passenger, il suo modus operandi. Insomma grazie grazie grazie di essere esistito Dexter. Un grazie particolare a te che sei arrivato alla fine di questa mia pseudo recensione e a tutto lo staff di Itasa che ha sempre fatto gli straordinari per noi fans.

“I destroy everyone I love. And I can’t let that happen to Hannah. To Harrison. I have to protect them. From me.”






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